L’intelligenza artificiale (AI) è intrinsecamente basata su modelli matematici e guidata da dati numerici.
Si può presumere che ciò sia in qualche modo in conflitto con la natura della ricerca qualitativa. Dopotutto, la ricerca qualitativa riguarda un insieme di metodologie progettate per esplorare; approfondire aspetti legati alla complessità insita nel comportamento umano di fronte alla sua immersione nella cultura.
Per raggiungere questo obiettivo, le domande di ricerca qualitativa tendono ad essere contestuali, ampie e non statiche. La moderazione è spesso descritta come intuitiva e i dati in uscita – testo, audio, immagini e audiovisivi – sono considerati discorsivi e non quantificabili.
Tuttavia, oggi, i prodotti di intelligenza artificiale sono andati oltre i semplici numeri. Ora sono attrezzati per gestire il contenuto testuale, o almeno per assistere nel processo.
requalify.ai è un progetto che crede che la ricerca qualitativa abbia un luogo privilegiato per indagare aspetti legati alla condizione umana. Riteniamo che i recenti progressi nell’intelligenza artificiale potrebbero favorire lo sviluppo di questo potenziale. In particolare, riteniamo che passaggi ripetitivi che non sono centrali nel processo possano essere eseguiti dall’intelligenza artificiale. Questo risparmio di tempo potrebbe significare che le menti brillanti avranno ancora più spazio per avanzare nella sfida della conoscenza che le scienze umane comprendono.
Ne parleremo qui su questo blog e diciamo che siamo solo all'inizio.
Di Leonardo Martins
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